24 Dicembre 2022
I consigli della Dottoressa Camilla D’Antonio |
Il retinolo è uno dei principi attivi il cui utilizzo in cosmetica è cresciuto molto negli ultimi anni, ma se da un lato attira l’attenzione per i suoi benefici, soprattutto legati all’anti-età, dall’altro solleva in molte persone dubbi sul suo impiego e sui suoi effetti, in particolare per i rischi di secchezza o irritazione cutanea. Per superare ogni incertezza, la Dottoressa Camilla D’Antonio, Direttrice scientifica di Miamo, il brand di cosmetici funzionali che sviluppa protocolli specifici per rispondere ad ogni esigenza cutanea, ci spiega come agisce questo principio attivo e come utilizzarlo nella beauty routine per ottenere il massimo dei benefici. Si tratta, innanzitutto, di una sostanza relativamente recente. Infatti, nel 1971 un dermatologo dell’Università della Pennsylvania, il Dr. Albert M Kligman, scoprì per la prima volta l’acido retinoico (tretinoina) e lo impiegò inizialmente per trattare alcune patologie dermatologiche, in particolare l’acne. Durante i primi studi emerse una qualità sorprendente di questa sostanza: i pazienti over 40, che l’avevano provata, riscontravano una pelle più liscia, con minori rughe e anche meno pigmentazione, tanto che il Dr. Kligman coniò il termine di “photo-aging”. Tuttavia, la tretinoina causava anche irritazione e fotosensibilità e solo successivamente, migliorando il processo di estrazione e di elaborazione della sostanza, si arrivò allo sviluppo di diverse molecole di retinoidi, tra cui il retinolo e l’acido retinoico, che l’industria cosmetica iniziò a impiegare, in diverse forme, nelle formulazioni skincare più avanzate per trattare il melasma, la cheratosi e naturalmente per combattere l’invecchiamento. |