26 Luglio 2022
Sulla punta estrema della penisola di Sestri Levante, tra Portofino e le Cinque Terre, questa meravigliosa villa ha ospitato i più grandi nomi del design e dell’architettura |
È un raro esempio di architettura razionalista, dichiarata “Monumento Nazionale di Architettura Moderna” |
Dall’amore proibito tra il tritone Tigullio e la sirena Segesta una leggenda narra abbia avuto origine la penisola di Sestri Levante. Luogo in cui lo scrittore danese Christian Andersen soggiornò nel 1833, pubblicando poco dopo il racconto “La Sirenetta”, forse ispirato proprio da questa affascinante storia.È proprio qui, sulla punta estrema di una scogliera, a soli 15 km da Portofino e 25 dalle Cinque Terre, che l’architetto Luigi Carlo Daneri, attingendo al linguaggio del maestro Le Corbusier, progettò tra il 1938 e il 1940 un’incantevole villa, oggi in vendita (https://www.lionard.com/it/splendida-villa-fronte-mare-a-sestri-levante.html). Un luogo di pace e di bellezza, circondato da 2.3 ettari di parco a garantirne la totale riservatezza; un angolo di paradiso fuori dalla frenesia del vivere contemporaneo.Appartenuta ad un editore italiano – frequentata dai grandi nomi del design e dell’architettura, dell’editoria e dell’imprenditoria – la villa è un raro esempio di architettura razionalista non alterata. La dimora è stata riconosciuta Monumento Nazionale di Architettura Moderna dal Ministero della Cultura Italiano in quanto “testimonianza imprescindibile per l’architettura italiana del Novecento”.Completamente restaurata, anche negli arredi progettati dal Daneri, la dimora è stata riportata al suo originale valore architettonico ed è affidata in esclusiva alla Lionard Luxury Real Estate S.p.A. (https://www.lionard.com/it/).L’edificio è stato progettato in rapporto con il contesto ambientale in una calcolata mediazione tra l’intimità degli spazi interni e l’assolutezza del paesaggio. Il rigore funzionale, la chiarezza distributiva degli ambienti e l’avanguardia tecnologica ne fanno, come scrisse Giò Ponti: “Una dimora, intesa non come alloggiamento, ma come teatro per le azioni umane di vita e di pensiero, di opera e di contemplazione”.Terminata la costruzione, la villa fu pubblicata sulle prestigiose riviste Casabella (ottobre 1940) e Domus(gennaio 1941) e negli anni ‘90 da Abitare.Un suggestivo sentiero nel bosco e una scalinata portano alla spiaggia privata con accesso esclusivo al mare. Dotata di una piscina con solarium e un ampio parcheggio, la villa dispone di 1.100 mq di interni che comprendono l’edificio principale e due indipendenti dépendance. La dimora si sviluppa su tre piani con nove camere da letto e sei bagni, ideale per accogliere numerosi ospiti. |
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