Tutelare le performance della nostra mente con l’alimentazione

Il dott. Massimo Spattini spiega come un corretto lifestyle possa aiutare e migliorare la nostra concentrazione  Gli ormoni e i neurotrasmettitori nella giusta quantità sono indispensabili per la prestazione...

Il dott. Massimo Spattini spiega come un corretto lifestyle possa aiutare e migliorare la nostra concentrazione 

Gli ormoni e i neurotrasmettitori nella giusta quantità sono indispensabili per la prestazione muscolare, mentale, sessuale

Purtroppo, nel caso di scorretti stili di vita, a causa di una alimentazione sbagliata, per delle carenze di micronutrienti o in seguito all’invecchiamento, questi livelli ormonali si possono alterare e la nostra qualità della vita ne risente notevolmente, sia a livello fisico che mentale.

Ma in questo mondo iperconnesso, dai ritmi incalzanti, mantenere alta la concentrazione è sempre più importante. Come fare, quindi, per tutelare la nostra salute e performance, anche mentale?

Innanzi tutto, con uno sano e corretto stile di vita” spiega il dott. Massimo Spattini, da poco tornato in libreria con il suo nuovo lavoro “Alimentazione e integrazione per gli ormoni e la mente” (Edizioni Lswr). 

“Ma oggi si pensa più a curare le malattie con i farmaci, che a prevenirle con un lifestyle appropriato. Non è un caso che Ippocrate scrisse più di 2400 anni fa che il cibo dovrebbe essere la nostra medicina, e la medicina il nostro cibo. Ma lo abbiamo dimenticato”. 

Eppure, anche la performance della nostra mente – così importante per lavorare al meglio –dipende molto dell’alimentazione, nel breve e nel lungo termine.

Carboidrati sì, ma non solo 
Mangiare esclusivamente carboidrati non è di certo l’ideale né prima di un allenamento, né prima di un appuntamento galante perché, a causa di alcuni aminoacidi, i neurotrasmettitori faranno sì che si avverta una certa sonnolenza” spiega il dott. Spattini. “È meglio mangiare delle sostanze proteiche, magari quelle che hanno una ratio tirosina/triptofano sbilanciata a favore del primo aminoacido”.


Attenzione alla neurovalorizzazione farmacologica

Oggi la neurovalorizzazione farmacologica sta guadagnando enorme importanza nella società
, perché punta al perfezionamento delle performances cerebrali e dell’umore (tramite l’aumento dell’attenzione e della vigilanza). 
Bisogna guardarsi bene, però, dall’abuso di farmaci, peraltro molto spesso nati per contrastare vere e proprie patologie psichiatriche – continua l’autore di “Alimentazione e integrazione per gli ormoni e la mente” – Si potrà invece utilizzare la fosfatidilserina, che aiuta per migliorare l’acutezza mentale”.

Un’altra sostanza interessante è la rhodiola rosea, un adattogeno che agisce a seconda delle condizioni di chi la assume e che consente, tra le altre cose, uno stato di concentrazione senza però arrecare un’eccessiva agitazione.


Spazio a vitamine e sali minerali
Molto importanti anche le vitamine ed i sali minerali. “Una loro carenza potrebbe avere effetti non trascurabili sul nostro funzionamento cerebrale: una carenza di vitamine del gruppo B incide negativamente sulle nostre performances” ricorda il dott. Spattini.

“Un ultimo consiglio: dato che elevati livelli di ossidazione a lungo andare portano (anche) ad una neuro-infiammazione, sarà una valida strategia assumere qualche antiossidante, come, ad esempio, una semplice compressa di acetilcisteina, la quale aiuterà il nostro corpo a “rigenerare” il glutatione endogeno”.

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