Incontriamo Fabrizio Battanta e facciamogli qualche domanda per conoscerlo meglio e capire qualche cosa sul suo programma elettorale, ormai a pochi giorni dalle elezioni.
Fabrizio Battanta, 44 anni, candidato nella Lista civica per Stefano Parisi Sindaco.
Un uomo, un marito, un padre di due splendidi bimbi di di 9 e 4 anni. Una persona come molti di voi, con cento impegni da affrontare ogni giorno: un lavoro impegnativo, una famiglia che lo reclama, i suoi interessi e hobby, e oggi la sua partecipazione diretta alla vita-politica..
Battanta, cosa l’ha spinta a candidarsi da imprenditore?
Conosco Stefano Parisi da diversi anni, l’ho sempre stimato moltissimo come manager e imprenditore. Quando ha deciso di scendere in campo mi ha chiesto se volevo essere della squadra. Dopo una riflessione attenta, ho deciso di metterci la faccia. Mi ha convinto il suo programma di rilancio di Milano, ma anche del centro destra a livello nazionale. Ma non è tutto.
Continui pure, grazie.
Sento tanta gente lamentarsi che le cose non vanno. Io avevo due alternative: fare come tanti miei amici che se ne sono andati all’estero, oppure rimanere e mettermi al lavoro in prima persona per cambiare le cose. Ho scelto la seconda e, mi creda, per un imprenditore non è banale. La politica non sempre ha brillato in questi anni, quindi normale essere diffidenti.
Lei ha ragione, ma intorno a Parisi ci sono comunque tutti i partiti del centro destra.
E guai se non fosse così. Il fatto che Parisi voglia in squadra degli imprenditori non toglie nulla alla politica. Non vedo alcuna contrapposizione tra chi fa politica e chi fa impresa, vedo piuttosto un rapporto complementare. Parisi è la figura di sintesi che mancava.
Un profilo simile a quello di Sala, dicono i maligni.
Lo dicono i male informati. Sala è costretto a nascondere la sua storia, il fatto per esempio di essere stato scelto dalla Moratti alla guida di Expo. Parisi no, anzi. E’ stato city manager con Gabriele Albertini sindaco nel periodo in cui Milano ha prodotto tutte le innovazioni di cui oggi la sinistra si vanta. Mi sembra sia una differenza sostanziale.
L’ultima polemica tra Sala e Parisi ha riguardato la sicurezza. Che ne pensa?
Parisi parlava della situazione delle case popolari. Negare che ci siano delle criticità, come hanno fatto Sala e Pisapia, significa prendere in giro i cittadini. Su questo dirò qualcosa di forse poco popolare ma sul tema della sicurezza e degrado invito a non dimenticare il centro che è comunque il nostro biglietto da visita nel mondo.
Parliamo ora del suo programma. Qual è il suo punto forte? e ci può fare qualche esempio?
Mettiamo al centro impresa e lavoro. Prima di tutto riducendo le aliquote che con la Giunta Pisapia hanno toccato picchi da record. E poi grande operazione di sburocratizzazione: alleggerire la macchina amministrativa, tagliare il superfluo. Con Parisi, che per anni l’ha guidata, siamo al sicuro su questo e io sarò al suo fianco. Massima apertura al privato senza i tabù che la sinistra, con cui Sala dovrà fare i conti, ha sempre avuto.
Pensiamo allo sport. Perché il Comune deve mantenere male strutture che pesano sui cittadini talvolta con pessimi servizi. Affidiamo qualcosa alle associazioni e al privato. Stesso discorso per la cultura, tema che il centro destra deve assolutamente cavalcare. Più sponsor, più coraggio nel rapporto pubblico – privato e defiscalizzazione degli impianti sportivi.
E cosa può dirci sui “trasporti”?
Dobbiamo potenziare il servizio pubblico rendendolo di maggior qualità, anche qualora si dovesse ritoccare il costo del biglietto al rialzo. I cittadini sono incoraggiati a usare il mezzo pubblico non se costa 30 centesimi di meno, ma se funziona. Guardiamo ai modelli delle grandi capitali europee. A questo proposito, non mi dispiacerebbe affatto vedere a Milano la circle line che risolverebbe molti problemi di mobilità, andando a servire di fatto tutta la città.
Abbiamo sentito parlare spesso degli animali, ha qualche idea su questo punto?
Sono convinto che svolgano una straordinaria funzione sociale. Propongo un servizio veterinario gratuito per chi non può permetterselo, una app gestita dal Comune che consenta l’accesso informato alle aree cani, dalla presenza di eventuali malattie alle regole di buona condotta per i frequentatori, aree cani attrezzate, controllate, con la presenza di istruttori cinofili e regole precise. Il Comune potrebbe rilasciare una sorta di “patentino” gratuito per i proprietari di cani dove l’elemento fondamentale deve essere l’educazione e il rispetto non solo per l’animale ma anche per l’ambiente cittadino.
A proposito, come abbiamo detto, lei è anche un padre; ha qualche idea nuova per l’infanzia?
Mi piacerebbe che, magari tramite sponsorizzazioni, le mamme avessero a disposizione un vagone della metropolitana (anche non in tutte le corse) dove i bambini possano giocare e soprattutto stare comodi e tranquilli.
Per concludere ricordiamo un’ idea che trovo simpatica.
“Un caffè con Battanta”, campagna di ascolto dei cittadini nei bar di Milano
Maratona di ascolto dei cittadini (con caffè incluso) per Fabrizio Battanta, candidato per la Lista civica di Stefano Parisi. Il 44enne imprenditore sarà a disposizione dei cittadini che vorranno sottoporgli un problema, una richiesta, una criticità, oppure portare qualche suggerimento in cambio di un caffè. La campagna farà tappa in tutte le zone della città. “Incontri informali per raccogliere le suggestioni di chi vive ogni giorno Milano – racconta Battanta – Credo che in un contesto informale sia tutto più semplice e diretto. E’ un’iniziativa che, se sarò eletto, continuerò anche dopo per facilitare il dialogo con il Comune. Da cittadino ho sperimentato la difficoltà di interagire con istituzioni lontane che si affacciano sulla città solo in campagna elettorale. E’ un’iniziativa coerente con la mia candidatura civica e tale vuole rimanere”.
Orari e luoghi in continuo aggiornamento sul sito http://www.fabriziobattanta.it/
Per ora è tutto; ringraziamo Fabrizio Battanta per la sua disponibilità.
Di Isabella Colombo
27/05/2016